La spilla è forse “il gadget” più antico della storia, non ci credete? I primi prototipi di spille sono stati rinvenuti nelle maestose tombe dei faraoni egizi. All’epoca ovviamente la spilla aveva un puro scopo pratico… O forse no: si suppone che i fermagli utilizzati per i vestiti fossero un modo per mostrare la propria ricchezza e quindi il proprio status sociale. Furono i romani a rendere questa pratica comune, creando quelle che sono a tutti gli effetti delle spille, in rame, bronzo, ferro, oro e così via, da utilizzare sia per chiudere i vestiti, sia per rappresentare la loro ricchezza.

Il salto di qualità.

Abbiamo capito che la spilla è sempre stata un simbolo, ma quando è effettivamente diventata un gadget in grado di rappresentare un’idea? Come ci si può immaginare è stata la propaganda politica a portare la spilla alla sua forma successiva. Fu l’allora candidato presidente degli stati uniti Lincoln a distribuire delle spillette con il suo nome. Da quel momento in poi la spilla ha iniziato a prendere piede come simbolo di un’idea che le persone vogliono mettere in mostra sul loro vestiario.

Le spille oggi.

Oggi le spille sono uno dei gadget personalizzati più particolari: vengono considerate più “Importanti” rispetto ad una toppa o ad uno sticker, forse per via del retaggio storico che accompagna questo tipo di oggetti. I politici, specialmente negli usa, sono tutt’ora tra i maggiori fruitori delle spille come oggetto di “propaganda”. Ciò non di meno, al giorno d’oggi la spilla può essere usata anche da aziende e personalità pubbliche per promuovere determinati brand, eventi o prodotti.

Vengono sicuramente in mente le “spille delle band” che almeno una volta nel nostro periodo da adolescenti ribelli abbiamo attaccato al nostro zaino delle superiori. Ma gli esempi di come le spille vengono usate oggi sono pressoché infiniti, data la facilità di produzione, personalizzazione e distribuzione di questi oggetti.

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